Biblioteca Civica M. Beghi

La Spezia, Italia

Biblioteca Civica M. Beghi
La Spezia, Italia
2012-2016

Archdaily Awards / Building of the Year ’19, shortlisted nella categoria “Edifici culturali” (2018)

programma: Recupero area ex-Fitram 1° Lotto lato sud per destinarvi biblioteca
superficie totale 4500 m2
superficie utile 1746 m2
committente: Comune di La Spezia
Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia con
ingegneria strutturale e aspetti ambientali: FOR Engineering Architecture
ingegneria impiantistica: ProgeTec
consulente per la sicurezza in fase di progettazione: Studio Russo
fotografia: ©S.Anzini, L.Boegly
“La lettura e la cultura, qualora identificati con un luogo dedicato, possono divenire un’occasione di crescita, di formazione, di socializzazione…”
L’intervento proposto, consiste nella creazione di un nuovo “centro” urbano, propulsivo e funzionale secondo la volontà dell’Amministrazione di ri-creare un luogo per fornire spazi di incontro, lettura e svago. Il programma prevede la creazione di uno spazio vitale in cui ospitare un piccolo auditorium, un’area di lettura per i bambini, il polo amministrativo , e gli uffici per la biblioteca oltre ai locali di archivio , e alle sale destinate alla lettura ed alla consultazione dei libri.
L’idea di questo impegnativo ma affascinante progetto scaturisce dalla convinzione che la lettura e la cultura qualora identificati con un luogo dedicato, possano divenire un’occasione di crescita, di formazione, di socializzazione. Il progetto e stato fin da subito pensato come un dispositivo di relazione e condivisione, di percezione e riscoperta.
La volontà non e stata quella di sovrapporsi prevaricando, di affiancarsi negando, ma di relazionare la preesistenza con l’innesto, l’interno con l’esterno, il paesaggio urbano con il territorio. Tutto viene sviluppato secondo una grammatica progettuale che enfatizza le identità delle singole parti ed il rapporto tra di esse con radicale sincerità: dal rapporto con la materia, alla valorizzazione del patrimonio nei suoi caratteri principali, dalla indipendenza degli interventi concepiti come “azioni” nello spazio e per lo spazio, alla “promenade architecturale” che accompagnerà l’uso di questo spazio come scoperta dei manufatti esistenti e del loro contesto.