Asilo e scuola materna Cinquina Bufalotta

Roma, Italia

Asilo e scuola materna Cinquina Bufalotta

Roma, Italia
2007

programma: progettazione di quattro aree destinate a servizi ed attrezzature pubbliche nella cintura urbana di Roma, area Cinquina Bufalotta: complesso scolastico, scuola materna e asilo nido, aree verdi adiacenti da destinare a giardino pubblico
superficie: 2 500 m2
committente: Comune di Roma
progetto: Alfonso Femia * con doppiomisto
ingegneria strutturale: IQuadro Ingegneria
ingegneria impiantistica: Hilson & Moran Italia spa
sicurezza e cantierizzazione: Studio Russo
consulenti: Studio Zaccarelli
impresa: Parsitalia spa
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia & doppiomisto
modello in ceramica: Danilo Trogu
fotografie: ©E. Caviola
“Il gioco possiede delle forme e dei gesti archetipici legati all’immaginario condiviso che si avvicendano anche qui come una danza ed un fluire di rimandi attraverso le età e gli stadi dell’essere.” AF
L’area di intervento si colloca nella periferia nord-orientale della città di Roma, al confine tra le propaggini della metropoli ed il vicino parco della Marcigliana. Il contesto, che si configura come una zona di transizione tra la città diffusa e le basse colline, non manifesta un principio insediativo chiaramente leggibile, ed anzi presenta un insieme di episodi edilizi in scarsa relazione tra loro.
Anche a partire da questa consapevolezza, il progetto architettonico opta per forme organiche che richiamano la natura o l’esperienza ludica. Gli edifici si configurano quali “emergenze”, dalle forme inconsuete e giocose, che come elementi scultorei qualificano e contraddistinguono in maniera puntuale l’area di intervento.

Il progetto del verde e degli spazi aperti si conforma a questa logica, recuperando anche alcuni caratteri del paesaggio agrario del parco della Marcigliana: un verde “puntuale” e “disegnato” (non necessariamente geometrico, ma dalla chiara impronta artificiale), non disdegnando soluzioni ad effetto, capaci di stimolare l’immaginario fantastico dei bambini. Anche il progetto del verde individua quindi delle “emergenze”, tali da configurare un contrappeso all’eccezionalità degli episodi architettonici ed all’omogeneità degli spazi aperti, che saranno in generale allestiti a prato.
Un ultimo tema del progetto del verde e degli spazi aperti sarà infine rappresentato dall’ingresso, che potrà configurarsi come varco, attraverso il quale fruire di coni ottici che valorizzino i caratteri architettonici e paesaggistici dell’intervento.

Il progetto si pone l’obiettivo di costruire un habitat familiare, accogliente e giocoso.

Alla scala urbana, il programma funzionale individua come poli primari: il nucleo abitativo (la casa), il nucleo didattico (la sezione) ed il sistema ambientale costituito dagli spazi di verde attrezzato posti in diretta adiacenza delle scuole e della promenade urbana.

Stabilite queste polarità, che definiscono ambiti accoglienti e rassicuranti interpretati come spazi uterini e placentari, prende corpo e si materializza il filo che li unisce e connette l’uno all’altro: il sistema di percorsi e traiettorie preferenziali pensato per i bambini ed i loro accompagnatori che, come cordone ombelicale avvolgente e protetto, si distingue e protegge dal traffico veicolare innervando episodi specifici (la casa, la scuola, il parco).

Le due scuole si distinguono per principio generativo: l’asilo è frammentato e pulviscolare mentre la scuola materna si presenta come un unico organismo formalmente auto-concluso. É la logica esheriana degli opposti, del bianco che penetra nel nero contaminandolo ma allo stesso tempo rimanendone estraneo, logica che sottende anche all’impianto planimetrico complessivo laddove il disegno degli spazi verdi ribalta e ripropone il negativo degli edifici scolastici.

Il gioco è l’ironia che rassicura che rende agevole il riconoscimento ed il sentire familiare delle cose.
Il gioco possiede delle forme e dei gesti archetipici legati all’immaginario condiviso che si avvicendano anche qui come una danza ed un fluire di rimandi attraverso le età e gli stadi dell’essere.