Waterfront Fesca-S.Girolamo

Fesca-S.Girolamo (BA), Italia

Waterfront Fesca-S.Girolamo
Fesca-S.Girolamo (BA), Italia
2009

programma: Progetto preliminare per il nuovo waterfront e strutture per il turismo
superficie totale: 79 950 m2
spazi verdi: 55 400 m2
committente: Comune di Bari
progetto: Alfonso Femia * con Ecosfera
ingegneria idraulica e ambientale: AI Engineering
aspetti urbanistici: Ecosfera spa
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia
“Abbiamo bisogno di sentire il mare come una conquista, visiva, percettiva, di piacere. Abbiamo bisogno di definire con variabile intensità la soglia che separa l’artificio dalla natura, il solido dal liquido, l’immutabile dal variabile.” AF
Tra due linee d’acqua dove l’acqua non c’è. Ai bordi di una spiaggia dove la sabbia non c’è. Lungo i bordi di una passeggiata dove lo spazio non ha identità, non c’è. Una successione di territori conclusi ci accompagna con difficoltà attraverso la stratificazione delle infrastrutture sino al mare. Non ci si orienta. Non si scopre nulla. La fatica di sentire e conquistare il mare, quando siamo al di qua, non ci conducono alla visione del mare come di un sogno. Eppure arrivare al mare non può perdere questa dimensione onirica e reale al contempo. La conquista visiva dell’orizzonte non può essere banalizzata da una condizione indifferente al luogo e alle sue specificità. Per fare questo non abbiamo bisogno di nuovi esercizi di stili e materiali, di performances linguistiche e/o di spazi riempiti di oggetti senza ragione e sentimento. Abbiamo bisogno di sentire il mare come una conquista, visiva, percettiva, di piacere. Abbiamo bisogno di definire con variabile intensità la soglia che separa l’artificio dalla natura, il solido dal liquido, l’immutabile dal variabile. Bisogna conquistare una nuova dimensione del rapporto con il mare, ora in maniera solida e brutale (la punteggiatura delle rocce) ora sospesa e leggera (i diametri visivi che sottendo i cerchi sul mare). Ora tutto diventa una scoperta, sempre differente a secondo dell’ora, del giorno e del mese. Ora il fronte ha il suo basamento orizzontale che discende verso il mare come un strip orizzontale articolato su un piano toprafico variabile, come la tastiera del pianoforte in una sonata di Mozart.