Famagosta 75

Milano, Italia

Famagosta 75
Milano, Italia
2007-2010

programma: Progetto preliminare, definitivo ed esecutivo per la ristrutturazione architettonica-impiantistica edificio Immobiliare Siderurgica San Martino, viale Famagosta 35, Milano
superficie: 14 808m2
committente: Immobiliare Siderurgica San Martino
progetto: Alfonso Femia * con
ingegneria strutturale e impiantistica: AI Studio, AI enrgineering
prevenzione incendi, sicurezza e cantierizzazione: Studio Progess snc
fotografia: ©E.Caviola, ©S.Grazia
“Si è scelto di utilizzare l’ordine gigante dei pilastri come sequenza di forme antropomorfe, proponendo l’immagine di una foresta, o di un radiatore, di un catalizzatore di energie, di fluidi verticali che attraversano la facciata in tutta la sua altezza.” AF
Il progetto prevede la riqualificazione dell’immobile ad uso misto uffici-residenziale, attraverso la progettazione delle facciate e dell’immagine ormai obsoleta del manufatto per avviarlo ad un percorso di maggiore visibilità, di modernità e di rappresentatività, nei confronti del tessuto urbano e sociale.
L’idea è quella di modificare il prospetto attraverso:
– la rimozione dei serramenti e della pensilina del piano terreno
– il mantenimento dell’immagine della scansione dei pilastri in facciata, scheletro fortemente rappresentativo dell’anima dell’edificio, della sua moderna semplicità strutturale.
Negare la struttura a vista sarebbe stato equivalente a nascondere la sua natura, si è scelto quindi di dargli importanza di far diventare la pilastrata l’ordine gigante, e di subordinare la facciata alla scansione verticale.
I pilastri della facciata sud sono rivestiti con un carter di alluminio verniciato con sezione differenziata, che originano un profilo verticale sempre diverso, con una successione di facce inclinate verso il sole e facce in ombra.
Si è scelto di utilizzare l’ordine gigante dei pilastri come sequenza di forme antropomorfe, proponendo l’immagine di una foresta, o di un radiatore, di un catalizzatore di energie, di fluidi verticali che attraversano la facciata in tutta la sua altezza.
All’interno dei carter che rivestono i pilastri in facciata convergono lateralmente i canali, il sistema circolatorio verticale dei fluidi di vita del manufatto.
Il sistema connettivo, grazie a questo sistema non ha ostacoli ed è semplicemente accessibile a tutti i piani in ogni vano.
Dentro il carter che riveste i pilastri si trova inoltre il sistema di raccolta dell’energia solare attraverso l’immissione nelle parti maggiormente esposte del silicio fotovoltaico, non posto in verticale, ma inclinato secondo la sua maggior resa.
Il serramento retrostante resta a filo facciata preesistente ed è un sistema vetrato con vetri selettivi a bande orizzontali, una pelle semplice schermata con sistemi che possono essere sia tende sia brise-soleil.
Questo garantisce all’edificio un elevato illuminamento naturale nelle stagioni invernali e la modulazione variabile e controllata dei parametri energetici ed ottico luminosi.

La sostituzione del serramento può essere parziale o totale, ovvero:
– si può prevedere di sostituire solo il serramento esistente mantenendo il parapetto in muratura sottostante, incrementato con adeguato cappotto isolante (paratia in mattone + isolante tipo lana di roccia o affini), lasciando a vista le fasce orizzontali che comunque sono ben inserite nel prospetto generale della facciata dove prevale sempre l’ordine gigante della struttura.
– oppure si può prevedere di demolire il serramento e il parapetto esistente, e sostituire l’intera facciata con una vetrata continua, posizionando l’impianto VRV all’interno,in un cassone alto circa 70 cm.
Il vetro a bande sfila davanti ai solai e ai VRV, dove può essere satinato, aumentando la sensazione prevalentemente verticale del sistema facciata.
Entrambi gli scenari si ripropongono per i due versanti sud e nord. Il prospetto nord non avrà la carterizzazione dei pilastri e il sistema di schermatura solare, inutile a nord, ma la visuale aperta verso la città.