Master Plan dell’area ex Lebole

Arezzo, Italia

Master Plan dell’area ex Lebole
Arezzo, Italia
2012

programma: Realizzazione di un polo commerciale, direzionale, recettivo, servizi, con attrezzature di uso pubblico e residenziale nell’area Ex Lebole ad Arezzo
superficie totale: 150 000 m2
superficie lotto di intervento: 75 000 m2
superficie funzionale di intervento: 38 500 m2
committente: AERRE Immobiliare e Finanziaria spa
progetto: Alfonso Femia * con
ingegneria strutturale e impiantistica: FOR engineering architecture
progettazione viabilistica: MIC mobility in chain, Milano
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia
“Il progetto architettonico si fonda sull’idea di porta della città come ‘trait d’union’ tra l’orizzontalità della campagna e la verticalità del centro storico.” AF
L’area di progetto, inserita all’interno dell’A.S.I. 3.3. “Cittadella degli affari”, viene assunta come nodo di sviluppo per la riconfigurazione urbanistica dell’intera area circostante e soprattutto dell’asse est-ovest di penetrazione alla città. Essa è collocata in posizione strategica ed assume valore di porta di accesso alla città e di testa del sistema produttivo-commerciale e verde est-ovest.
Il progetto si struttura territorialmente, individuando gli assi potenziali per la costruzione di un’identità forte, al di fuori del centro storico.
L’asse in questione, conduce dall’uscita autostradale al centro storico, passando per l’area ex Lebole, ed è considerato come asse portante di futura qualità urbana.

il progetto di suolo coinvolge tutta l’area circostante sino all’ASI 3.10 Gavardello, e, privilegiando la fruizione pedonale e ciclabile, connette mediante un parco urbano parti di città attualmente separate. Il materiale verde viene così utilizzato come connettore, ma anche come filtro delle importanti infrastrutture che innervano l’intorno. È garantita la continuità pedonale, non solo tra l’area Ex Lebole e la Cittadella degli Affari, ma anche con tutte le funzioni più importanti dell’intorno.

Il progetto architettonico si fonda sull’idea di porta della città come “trait d’union” tra l’orizzontalità della campagna e la verticalità del centro storico.
Dal punto di vista planimetrico si propongono forme pure e semplici, che organizzano l’intorno senza frammentarlo.

Il mix funzionale previsto dal progetto si divide in due sistemi principali. Il primo, composto da commerciale, direzionale e servizi alla persona, perfettamente in aderenza alle previsioni del piano complesso di intervento, rappresenta l’elemento di cerniera con il centro degli affari. Il secondo, costituito da residenza anche sociale, viene inteso come proposta risolutiva di un intorno funzionale complesso, all’interno del quale la destinazione residenziale è presente.
Si ritiene indispensabile introdurre nel mix funzionale una quota di residenziale, per favorire una maggiore integrazione dell’area nel disegno di sviluppo della città e per evitare la definizione di ambiti funzionali troppo netti difficili da gestire,
nell’ottica di una città da abitare.