Ospedale di Cattinara, ristrutturazione e ampliamento
Trieste, Italia
2013
programma: Ristrutturazione e ampliamento dell’Ospedale di Cattinara realizzazione della
nuova sede dell’I.R.C.C.S. Burlo Garofalo
committente: Azienda ospedaliera
Universitaria ospedali riuniti di Trieste
progetto: Alfonso Femia * con NICKL & Partner Architekten AG
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia
Trieste, Italia
2013
programma: Ristrutturazione e ampliamento dell’Ospedale di Cattinara realizzazione della
nuova sede dell’I.R.C.C.S. Burlo Garofalo
committente: Azienda ospedaliera
Universitaria ospedali riuniti di Trieste
progetto: Alfonso Femia * con NICKL & Partner Architekten AG
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia
“Configurare un’architettura nuova, che possa essere volto della spinta innovativa di Trieste.” AF
L’intervento si inserisce all’interno del territorio configurandosi come un edificio con volumi e forme omogenei.
Il progetto cerca una propria caratterizzazione artistica e formale nei prospetti, attraverso l’utilizzo differenti materiali, colori e trame: ceramica, lamiera stirata e cemento a vista sono gli elementi che compongono le facciate esterne. La scelta mirata dei materiali, ha la volontà di comporre un edificio duraturo nel tempo, d’essere non solo esteticamente bello ma bensì funzionale.
La durabilità e specificità dei materiali scelti, permetterà all’edificio di mantenere gli aspetti estetici nel tempo, resistendo all’uso, gli agenti esterni e atmosferici.
La volontà di progetto, è quella di configurare un’architettura nuova, che possa essere volto della spinta innovativa di Trieste, inserendosi in un comprensorio esistente e considerando la centralità che assume trovandosi in inserito in posizione baricentrica e dominante rispetto al proprio bacino d’utenza diretto rappresentato dalla provincia triestina.
La proposta architettonica prevede un riutilizzo ed estensione del complesso ospedaliero in fasi successive, in modo da permetterne un funzionamento ininterrotto. In particolare si prevede la costruzione di tre nuovi corpi di fabbrica, denominati rispettivamente “Torre di Collegamento”, “Edificio C” e “Burlo”.
Il progetto cerca una propria caratterizzazione artistica e formale nei prospetti, attraverso l’utilizzo differenti materiali, colori e trame: ceramica, lamiera stirata e cemento a vista sono gli elementi che compongono le facciate esterne. La scelta mirata dei materiali, ha la volontà di comporre un edificio duraturo nel tempo, d’essere non solo esteticamente bello ma bensì funzionale.
La durabilità e specificità dei materiali scelti, permetterà all’edificio di mantenere gli aspetti estetici nel tempo, resistendo all’uso, gli agenti esterni e atmosferici.
La volontà di progetto, è quella di configurare un’architettura nuova, che possa essere volto della spinta innovativa di Trieste, inserendosi in un comprensorio esistente e considerando la centralità che assume trovandosi in inserito in posizione baricentrica e dominante rispetto al proprio bacino d’utenza diretto rappresentato dalla provincia triestina.
La proposta architettonica prevede un riutilizzo ed estensione del complesso ospedaliero in fasi successive, in modo da permetterne un funzionamento ininterrotto. In particolare si prevede la costruzione di tre nuovi corpi di fabbrica, denominati rispettivamente “Torre di Collegamento”, “Edificio C” e “Burlo”.