RISTRUTTURAZIONE IMMOBILE COLBERT

Marsiglia, Francia

Ristrutturazione dell’Immobile Colbert

Marsiglia, Francia
2015

programma: Ristrutturazione dell’immobile Hotel de Poste Colbert con uffici e ristorazione aziendale
superficie: 14 500 m2 SDP
committente: SCCV PI MARSEILLE COLBERT
rappresentato da: La Direction des Achats siège de Poste Immo
progetto: Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia con
ingegneria strutturale: Langlois Etudes Ingenierie
ingegneria impiantistica: Garcia Ingenierie
ingegneria acustica: Peutz & Associés
ingegneria e consulente in ristorazione: Alma Consulting
economisti, OIC e bonifica: R2M Economiste
sicurezza antincendio – accessibilità: Casso et Associés
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia & CC79
modello in legno: ©Stefano Rossi Modelli
“Il nuovo linguaggio architettonico e l’organizzazione spaziale proposta combinano forza e consapevolezza e derivano dalla natura propria dell’edificio.” AF
L’Hôtel des Postes è un luogo particolare che si colloca all’interno dello storico contesto urbano di una Marsiglia del 19esimo secolo, collegando Avenue de la République (asse nord-sud) al sistema radiale dei distretti sull’asse est-ovest. Le facciate più visibili dell’edificio sono quella monumentale, localizzata sul lato della Place de l’Hôtel des Postes, e quella stretta, situata sul lato di Place Sadi-Carnot. I fronti urbani, associati alle entrate principali dell’edificio, ne creano la dimensione unitaria e identitaria, ridefinendo inoltre i ruoli e l’influenza di ciascuna delle sue parti.
Nonostante mostri una natura omogenea e compatta, l’edificio presenta una composizione complessa, fatta di diverse entità architettoniche. La presenza dei corpi dei tre edifici è evidenziata dalla classica relazione tra pieni e vuoti; i volumi costruiti sono organizzati intorno a tre corti che punteggiano i percorsi all’interno dell’edificio. Pur vivendo nello stesso corpo, questi spazi reagiscono in maniera differente al nuovo programma e alle relazioni tra interno ed esterno.
Le azioni del progetto emergono da una lettura ed analisi del potenziale dell’edificio esistente, dalla volontà di rispettare la sua struttura intrinseca e di valorizzarne gli equilibri e i ritmi, sia spaziale che formali.
Il nuovo linguaggio architettonico e l’organizzazione spaziale proposta combinano forza e consapevolezza e derivano dalla natura propria dell’edificio. Il tessuto dell’esistente è rispettato nell’organizzazione e nella razionalizzazione degli spazi interni. Gli assi, le simmetrie, il linguaggio architettonico esistente diventano la base dei nuovi interventi. Le relazioni visive tra interno ed esterno vengono declinate in modi diversi e specifici per ciascuna delle tre parti dell’edificio.
Gli spazi che guardano verso la corte delle ex Poste sono principalmente sale riunioni o spazi di socializzazione.
Quelli che si affacciano sull’ampia corte centrale hanno un carattere trasversale, aprono prospettive verso la città, lo spazio pubblico.
Il sistema creato intorno alla corte più piccola è più introverso e intimo, comparabile a un movimento perimetrico interno.
Il rispetto per il patrimonio esistente e la necessità di sviluppare un programma specifico ci hanno guidati alla progettazione di una risposta efficace, radicale, armoniosa e integrata. L’involucro esterno viene mantenuto e valorizzato. Le demolizioni, puntuali e mirate, interessano solo le aggiunte e i volumi privi di interesse storico all’interno delle corti.
ESPRESSIONE CONTEMPORANEA. IL PROGETTO COME SEQUENZA INTERNA DI SPAZI
La percezione invariata della parte esterna del volume, nella sua monumentalità simbolica, la riscoperta della sequenza spaziale delle tre corti, e gli spazi ristrutturati del volume, ci permettono di comprendere e fare esperienza delle nuove relazioni tra esistente e nuovo.