Living in the blue

Milano, Italia

CLM5residenze
Living in the blue
Milano, Italia
2017-2020

Shortlisted nella categoria “Housing”
di The Plan Award (2020)

programma: Costruzione di due palazzine comprendenti 104 alloggi in proprietà in edilizia convenzionata, 46 alloggi in affitto a canone convenzionato, 5 spazi commerciali e 2 unità alloggiative plurifamiliari (cohousing) destinate a residenza temporanea con 26 posti letto.
superficie residenze: 12 404 m2
appartamenti in proprietà (104): 8 360 m2
appartamenti sociali in affitto (46): 3 344 m2
commercio (5): 700 m2
aree esterne: 5 000 m2
committente: Cooperativa Dorica promossa dal Consorzio Cooperative Lavoratori, Ecopolis Casa promossa da Delta Ecopolis
Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia con
ingegneria strutturale: FOR Engineering Architecture
ingegneria impiantistica e ambientale: FOR Engineering Architecture
coordinamento della sicurezza: Atelier(s) Alfonso Femia, FOR Engineering Architecture
fotografia: ©S. Anzini
“Il dialogo come strumento di progetto diventa ancora più significativo quando la committente è associativa e si occupa dell’abitare e investe sul territorio ricercando anno dopo anno qualità e risposte alle nuove esigenze della famiglia.” AF
Il progetto si inserisce all’interno di un’area, quella di Lambrate, attualmente oggetto di una complessiva trasformazione e riqualificazione.
Il progetto “Living in the blue” trova le proprie basi fondative nel progetto degli spazi aperti / verdi.
Partendo da est troviamo gli spazi commerciali che si affacciano verso il quartiere Rubattino, nello spazio centrale del progetto invece l’asse si aprirà su un ampio spazio verde (di circa 5.000mq); infine verso ovest una “testa” con una piccola piazza commerciale che ridefinisce l’incrocio tra via dei Canzi, Tanzi e San Faustino.
A questo sistema si intergrano due percorsi, anch’essi caratterizzati dalla presenza di alberature e spazi a verde fatti di passaggi, percorsi e piccoli cortili.
Gli edifici centrali saranno su pilotis sia per favorire i movimenti ciclo/pedonali, sia per dare una sensazione di completa apertura a livello del piano terra, e quindi di percezione visiva più ampia.
A questo sistema si aggregano degli spazi, di minori dimensioni, definiti dalle corti tra gli edifici residenziali.