Novecentopiùcento

Milano, Italia

CMMNmusei
Novecentopiùcento

Milano, Italia
2021

programma: Riconversione del secondo Arengario di Milano in edificio museale
committente: Comune di Milano
progetto: Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia con
progetto allestimento: Ducks Scéno
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia
foto: ©S. Anzini
“Questo dialogo tra pieni e vuoti, tra un’architettura fissa e un’architettura trasformabile simboleggia la nuova identità del Museo Novecento Piucento: uno spazio culturale vivo, contemporaneo, attivo e aperto ai cittadini.” AF
Lo spazio espositivo è fondamentalmente il luogo di incontro tra le persone e le opere. Questa “macchina” aspira ad ampliare le condizioni spaziali di presentazione per adeguarsi all’espansione della diversità di forme, materiali, media, ecc. delle opere d’arte. La collezione avrà questa estrema diversità e le scelte curatoriali esprimeranno i valori di questa diversità nella loro associazione con adeguate tipologie spaziali.

Gli spazi espositivi sono in grado di adattarsi alle diverse modalità di presentazione delle opere e di organizzazione degli eventi, arrivando a costruire spazi specifici all’interno di quelli esistenti.

Ciò significa che questa “macchina” si costituisce come un vero e proprio strumento che permette la composizione equa ed equilibrata di spazi espositivi che non solo sono capaci, ma hanno una vera e propria “atmosfera” dove le opere, le ambizioni curatoriali, il passeggiare dei visitatori, sono elementi viventi. Non si tratta di avere un luogo, ma di fare un luogo.

UN DUO
I due arengari dedicati all’arte e al pubblico offrono ciascuno esperienze di visita forti, complementari e uniche.
Questo dialogo tra pieni e vuoti, tra un’architettura fissa e un’architettura trasformabile simboleggia la nuova identità del Museo Novecento Piucento: uno spazio culturale vivo, contemporaneo, attivo e aperto ai cittadini.

Chiuso-aperto // espansione-contrazione
Lo spazio pubblico [urbano] tra i due arengari è ampiamente uno spazio di espressione di Piucento; il museo può estendersi, proprio come lo spazio pubblico [urbano] vi può rientrare.