La Défense, Courbevoie (Francia)
2023 – in corso
programma: Costruzione del primo edificio residenziale misto (50 metri di altezza) a La Défense, realizzato off-site e con moduli prefabbricati ibridi a zero emissioni e creazione di nuovi spazi pubblici costituiti da un basamento su due livelli con programma misto
> superficie costruita: 8000 m2
> co-living e spazi comuni: 6064 m2
> ristorante: 327 m2
> palestra: 673 m2
> minimarket: 264 m2
> teatro: 200 m2
> locale riciclaggio: 207 m2
> portineria: 207 m2
> sala polivalente: 100 m2
RE 2028 (etichetta francese): bassa emissione di Carbonio, inferiore a 525 kgCO2eq/m2
cliente: Woodeum x Pitch Immo e GA Immobilier Résidentiel
progetto: Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia con
paesaggio: WALD e Merci Raymond
ambientale: ELIOTH, gruppo EGIS
ingegneria impianti e strutture in cemento armato: CET Ingénierie
ingegneria strutture in pannelli prefabbricati in legno e misti: TERRELL
economisti: ARTELIA
ufficio di controllo: BTP CONSULTANTS
acustica: AVLS
specialista Coliving: COLONIES
artista di arte urbana: QUAI36
designers e sociologi: LES SISMO
esperti legali e finanziari: GINKGO, VIF EXPERTISE
notai: 137 Notaires
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia & Diorama
modello: Atelier(s) Alfonso Femia & Stefano Rossi
“C’è la città, o una parte di essa, che si costruisce secondo le regole e le visioni imposte dal tempo. C’è il tempo che, molto spesso, mette in discussione le decisioni prese manifestando questi cambiamenti, rapidamente, nelle giunture della città, nelle soglie, nell’ entre-deux urbano. Queste trasformazioni sono i punti di forza e allo stesso tempo i punti deboli dello spazio e giocano quindi un ruolo importante nella continua metamorfosi dei luoghi urbani.
Questi luoghi sono le occasioni perfette per stabilire nuove relazioni, nuove percezioni, nuovi usi creando un dialogo continuo con il contesto e tenendo presente che ogni opportunità progettuale deve permettere di dare piuttosto che di prendere.
Conferire nuovi ruoli, creare nuovi collegamenti, aprire prospettive, condividere la città e valorizzarla. Non crediamo in una strategia fatta di sequenze frammentate. Al contrario, immaginiamo un disegno della città ancorata al suo futuro; un disegno capace di esprimere il suo tempo e la sua idea di futuro.
Pensiamo alla città in relazione al tempo: una città cronotopo responsabile in termini di dialogo con il luogo e la sua materia, generosa con chi la abita, la attraversa, la guarda”.
Alfonso Femia