realismo immaginario
Realismo Immaginario è qualcosa di difficile da verbalizzare perché non è nei confini codificati del progetto e non è neppure uguale per tutti. Non è un concetto astratto e non bastano parole come emozione, suggestione o visione per spiegarlo, È trascendente perché supera la limitazione fisica dell’architettura, ma è nell’architettura. È Intermittente perché appare e scompare e può dipendere dal taglio della luce e dalla vibrazione dell’atmosfera e dalla stagione e dalla densità dell’aria e anche da chi guarda, se è capace di cogliere e di vedere. È una ricerca che guida tutto il lavoro degli Atelier e una costante dell’intuito progettuale di Alfonso Femia.
L’architettura
Prima della bellezza
Prima dell’estetica
Prima dello spazio
È l’incontro
Tra l’immaginario
E il reale
right to matter
Cobra 50
right to matter
URBAGREEN : LES PAPILLONS DE ROMAINVILLE
inside the whale
REALISMO IMMAGINARIO
men at work
URBAGREEN: LES PAPILLONS DE ROMAINVILLE
©Inside The Whale AF517
2020
WE ARE TIME
AF517 / Atelier(s) Alfonso Femia, known since 1995 as 5+1, and for the following 12 years as 5+1AA, reaches its 25 year anniversary. Time has changed our name but not our journey.
The journey continues.
“Time is a matter of the project, time is perseverance, research, horizon. Time is always a time between times. I love traveling in all its dimensions and pauses but mostly because it builds a relationship with time, with places and especially people.
A journey, to which I have always wanted to give continuity and evolve through time, came from an idea of many years ago, shared with a sincere friend like Pierluigi Feltri. 5+1, which has taken the name of Atelier(s) Alfonso Femia for several years now, is a journey of enthusiasm, will and curiosity, a journey of responsibility and generosity, where the city, architecture and man are at the center of our reflections.” AF
©AF517
2018
Il lavoro di ricerca sulla ceramica si traduce per Alfonso Femia in diverse declinazioni affinché la materia possa riappartenere all’architettura e al suo processo di realizzazione. “La materia non è mai una mera questione estetica ma è parte di uno storytelling intorno al progetto e alla dimensione empatica che alla storia il progetto vuole o è in grado di raccontare. E’ un atto di responsabilità perchè può e deve mettere in atto la filiera del fare come azione della filiera del pensare.” Alfonso Femia.
Ad Asnières-sur-Seine, nel progetto del Jardin de Gabriel, AF design disegna e sviluppa con Casalgrande Padana delle cornici in ceramica, e nel dialogo continuo con Danilo Trogu gli chiede di trasformarle in un opera d’arte, in un racconto, affinché un insieme di edifici residenziali possano parlare del tempo e di un senso di appartenenza ad un luogo che, un secolo fa, aveva raccolto intorno al suo paesaggio gli impressionisti francesi.