Le dune del mare
Alghero, Italia
2011-in corso
programma: Studio di fattibilità tecnica e economica per un progetto di un complesso turistico, ricettivo e alberghiero nell’area “Maria Pia di Savoia” ad Alghero con 2 hotel a 5 stelle, 2 hotel a 4 stelle, 885 camere, parco urbano (217 000 m2), parcheggi, servizi (bar ristoranti, piscine…)
superficie totale: 79,535 m2
committente: AIRAM scrl, Milano
progetto: Alfonso Femia * con AW2 e JBPA
ingegneria strutturale: IQuadro
ingegneria impiantistica e ambientale: Ai studio & Ai Engineering srl
paesaggio e ambiente: LAND Sardegna srl
viabilità e Infrastrutture stradali: MIC srl
urbanistica: Viola Associati
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia
Alghero, Italia
2011-in corso
programma: Studio di fattibilità tecnica e economica per un progetto di un complesso turistico, ricettivo e alberghiero nell’area “Maria Pia di Savoia” ad Alghero con 2 hotel a 5 stelle, 2 hotel a 4 stelle, 885 camere, parco urbano (217 000 m2), parcheggi, servizi (bar ristoranti, piscine…)
superficie totale: 79,535 m2
committente: AIRAM scrl, Milano
progetto: Alfonso Femia * con AW2 e JBPA
ingegneria strutturale: IQuadro
ingegneria impiantistica e ambientale: Ai studio & Ai Engineering srl
paesaggio e ambiente: LAND Sardegna srl
viabilità e Infrastrutture stradali: MIC srl
urbanistica: Viola Associati
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia
“Il progetto tiene conto delle origini, così come di quegli elementi non originari ma ormai assunti dal paesaggio, che rendono l’area distinguibile e riconosciuta dalla comunità locale per generare un nuovo spazio che, nel fornire nuovi servizi, si reintegra completamente nel suo contesto territoriale.” AF
Il progetto parte da queste premesse e, tenendo conto degli indirizzi del piano paesaggistico regionale, si pone l’obiettivo del recupero della naturalità dell’area mariapia. L’area diviene espressione di tutti i sistemi paesaggistici locali attraverso la reinterpretazione dei segni e degli elementi del paesaggio esistenti. Il recupero della permeabilità trasversale avviene attraverso sistemi di connessione tra il paesaggio della bonifica e dell’area umida di calich e il paesaggio litoraneo, che tengano conto delle nuove funzioni legate alle attività ricettive e ricreative. Il recupero della permeabilità longitudinale prevede la realizzazione di nuove funzioni e attività lungo le direttrici urbane esistenti attraverso l’introduzione del sistema duna e pineta.il progetto si reinserisce al centro di un sistema di paesaggi ritessendo le relazioni con la struttura vegetale e paesaggistica circostante.
Il parco di calich è l’ambito di progetto che gestisce la relazione tra la struttura e il suo nuovo fronte sullo stagno creando nuove relazioni attraverso un sistema di affacci, percorsi e pontili. L’acqua, elemento presente sui entrambi i fronti dell’area, diventa anch’essa materiale di progetto muovendosi attraverso le strutture a stretto contatto con i giardini mediterranei, l’ambito di progetto maggiormente legato alla sfera privata della struttura di accoglienza. I giardini riproducono al loro interno, componendosi in forme e spazi lussuosi, gli elementi di paesaggio tipici della macchia mediterranea. Gli elementi caratterizzanti del paesaggio originario, le dune e la pineta, costituiscono gli ambiti principali di progetto attraverso i quali l’area Maria Pia disegna nuove forme di collegamento con l’ambiente circostante. Le dune e la pineta non si limitano a ricucire il perimetro ma irrompono all’interno del progetto riconquistando il proprio spazio, tracciando nuovi corridoi di connessione con la spiaggia e relazionandosi con le nuove strutture e i servizi ricettivi. La spiaggia-parco, muovendosi in morbidi movimenti di terreno, accompagna gli ospiti lungo i percorsi di collegamento tra la spiaggia e il resort e abbraccia le piscine, mentre la pineta permea la maggior parte delle aree verdi del progetto creando ombreggio, includendo i parcheggi e le aree sportive. L’utilizzo e la ricostituzione, per gran parte della superficie di progetto, del materiale vegetale tipico del territorio fa si che il progetto risponda ad ottimi criteri di sostenibilità economico- finanziaria: dopo un primo periodo di adattamento la vegetazione impiantata sarà infatti in grado di sostenersi autonomamente.l’area mariapia, come la maggior parte del territorio costiero dell’algherese è un paesaggio rimasto intatto per secoli, oggi risultato di decise trasformazioni storiche che, come abbiamo visto, sono avvenute in tempi recenti per mano dell’uomo. Il progetto tiene conto delle origini, così come di quegli elementi non originari ma ormai assunti dal paesaggio, che rendono l’area distinguibile e riconosciuta dalla comunità locale per generare un nuovo spazio che, nel fornire nuovi servizi, si reintegra completamente nel suo contesto territoriale.
Il parco di calich è l’ambito di progetto che gestisce la relazione tra la struttura e il suo nuovo fronte sullo stagno creando nuove relazioni attraverso un sistema di affacci, percorsi e pontili. L’acqua, elemento presente sui entrambi i fronti dell’area, diventa anch’essa materiale di progetto muovendosi attraverso le strutture a stretto contatto con i giardini mediterranei, l’ambito di progetto maggiormente legato alla sfera privata della struttura di accoglienza. I giardini riproducono al loro interno, componendosi in forme e spazi lussuosi, gli elementi di paesaggio tipici della macchia mediterranea. Gli elementi caratterizzanti del paesaggio originario, le dune e la pineta, costituiscono gli ambiti principali di progetto attraverso i quali l’area Maria Pia disegna nuove forme di collegamento con l’ambiente circostante. Le dune e la pineta non si limitano a ricucire il perimetro ma irrompono all’interno del progetto riconquistando il proprio spazio, tracciando nuovi corridoi di connessione con la spiaggia e relazionandosi con le nuove strutture e i servizi ricettivi. La spiaggia-parco, muovendosi in morbidi movimenti di terreno, accompagna gli ospiti lungo i percorsi di collegamento tra la spiaggia e il resort e abbraccia le piscine, mentre la pineta permea la maggior parte delle aree verdi del progetto creando ombreggio, includendo i parcheggi e le aree sportive. L’utilizzo e la ricostituzione, per gran parte della superficie di progetto, del materiale vegetale tipico del territorio fa si che il progetto risponda ad ottimi criteri di sostenibilità economico- finanziaria: dopo un primo periodo di adattamento la vegetazione impiantata sarà infatti in grado di sostenersi autonomamente.l’area mariapia, come la maggior parte del territorio costiero dell’algherese è un paesaggio rimasto intatto per secoli, oggi risultato di decise trasformazioni storiche che, come abbiamo visto, sono avvenute in tempi recenti per mano dell’uomo. Il progetto tiene conto delle origini, così come di quegli elementi non originari ma ormai assunti dal paesaggio, che rendono l’area distinguibile e riconosciuta dalla comunità locale per generare un nuovo spazio che, nel fornire nuovi servizi, si reintegra completamente nel suo contesto territoriale.