Progetto Ilot Casanova
Chartres, Francia
2012
programma: Progetto per la realizzazione di 70 alloggi a Chartres
superficie utile: 6 192 m2
committente: Chartres développement Immobiliers
progetto: Alfonso Femia * con
ingegneria strutturale: Artelia
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia & Julien Cottier
Chartres, Francia
2012
programma: Progetto per la realizzazione di 70 alloggi a Chartres
superficie utile: 6 192 m2
committente: Chartres développement Immobiliers
progetto: Alfonso Femia * con
ingegneria strutturale: Artelia
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia & Julien Cottier
“Abbiamo giocato con il paesaggio locale, declinando le geometrie e le pendenze variabili dei tetti.” AF
Il primo test volumetrico presenta un elemento regolare di alloggi, formanti una L. Tale risposta architettonica, tuttavia, non ci é parsa adatta al contesto; poiché creava una rottura troppo forse con il tessuto adiacente.
In una seconda fase; abbiamo integrato una variazione possibile imposta dalle altimetrie esistenti sul sito. Rue Casanova presenta una pendenza che comporterà ingressi alle hall degli alloggi a quote differenti. La stecca ad L, dunque, di innesta su due elementi distinti.
La terza fase ci ha permesso di declinare progressivamente il ritmo delle facciate sulle due strade principali, per donare una continuità nonostante un salto di scala tra le dimensioni del lotto. Il progetto, perciò, risulta frammentato in piu’ edifici. Questo intevento permette di rispondere appieno a questioni di natura tecnica ma al contempo di moltiplicare la possibilità di creare spazi di qualità.
Infine, abbiamo giocato con il paesaggio locale, declinando le geometrie e le pendenze variabili dei tetti.
Un catalogo di possibili geometrie è stata sviluppato in modo da avere tutti gli strumenti creativi ammessi dalle normative locali.
In una seconda fase; abbiamo integrato una variazione possibile imposta dalle altimetrie esistenti sul sito. Rue Casanova presenta una pendenza che comporterà ingressi alle hall degli alloggi a quote differenti. La stecca ad L, dunque, di innesta su due elementi distinti.
La terza fase ci ha permesso di declinare progressivamente il ritmo delle facciate sulle due strade principali, per donare una continuità nonostante un salto di scala tra le dimensioni del lotto. Il progetto, perciò, risulta frammentato in piu’ edifici. Questo intevento permette di rispondere appieno a questioni di natura tecnica ma al contempo di moltiplicare la possibilità di creare spazi di qualità.
Infine, abbiamo giocato con il paesaggio locale, declinando le geometrie e le pendenze variabili dei tetti.
Un catalogo di possibili geometrie è stata sviluppato in modo da avere tutti gli strumenti creativi ammessi dalle normative locali.