Reinventare Parigi – Recupero della parcella Ordener
Parigi, Francia
2015
programma: Recupero della parcella Ordener con asilo nido, 27 unità abitative, un giardino pedagogico condiviso e una hall
superficie: 2 513 m2
committente: Comune di Parigi
progetto: Alfonso Femia * con
paesaggista: ALP, Après la pluie
ingegneria strutturale: AURIS
progettazione e ingegneria ambientale: Franck Boutté Consultant
consulenza in agricoltura urbana e sperimentazione sociale: ESEL, Ecole Spéciale des Espaces Libres
consigli su processo di recupero e riutilizzo: Collectif YA+K
impresa: Coffim SA
immagini: ©Tada
Parigi, Francia
2015
programma: Recupero della parcella Ordener con asilo nido, 27 unità abitative, un giardino pedagogico condiviso e una hall
superficie: 2 513 m2
committente: Comune di Parigi
progetto: Alfonso Femia * con
paesaggista: ALP, Après la pluie
ingegneria strutturale: AURIS
progettazione e ingegneria ambientale: Franck Boutté Consultant
consulenza in agricoltura urbana e sperimentazione sociale: ESEL, Ecole Spéciale des Espaces Libres
consigli su processo di recupero e riutilizzo: Collectif YA+K
impresa: Coffim SA
immagini: ©Tada
“Abbiamo voluto inserire un programma ordinario nel senso comune, banale, trattandolo in modo straordinario.” AF
Il sito di 183 rue Ordener ha attirato la nostra attenzione perché riguarda questioni che vanno oltre la sua portata o della quantità di superficie da sviluppare. In effetti, si basa su questioni che non sono legate al carattere spettacolare o ereditario dell’edificio, ma sul carattere eccezionale di una trama comune al programma semplice.
Vogliamo fare con il quotidiano, con l’ordinario dandogli una specifica importanza.
Siamo appassionati di questo, con l’idea di poter ricucire questo pezzo di isola dimenticata e non sfruttata. Abbiamo voluto inserire un programma ordinario nel senso comune, banale, trattandolo in modo straordinario.
Questa è una delle nostre prime sfide: speriamo che il progetto possa influenzare la vita quotidiana degli abitanti, nel senso che volevamo pensare a nuovi modi di vivere.
All’interno di questa mutazione dinamica specifica delle grandi capitali, la scala della prossimità, dell’edificio, dell’isolato e del quartiere devono trovare un ruolo importante, un ruolo indispensabile.
Vogliamo fare con il quotidiano, con l’ordinario dandogli una specifica importanza.
Siamo appassionati di questo, con l’idea di poter ricucire questo pezzo di isola dimenticata e non sfruttata. Abbiamo voluto inserire un programma ordinario nel senso comune, banale, trattandolo in modo straordinario.
Questa è una delle nostre prime sfide: speriamo che il progetto possa influenzare la vita quotidiana degli abitanti, nel senso che volevamo pensare a nuovi modi di vivere.
All’interno di questa mutazione dinamica specifica delle grandi capitali, la scala della prossimità, dell’edificio, dell’isolato e del quartiere devono trovare un ruolo importante, un ruolo indispensabile.