Masterplan Forte San Pietro-ex macelli

Livorno, Italia

Masterplan Forte San Pietro-ex macelli
Livorno, Italia
2022-in corso

programma: Riqualificazione delle aree San Pietro-Ex Macelli fino al comparto urbano
“La Venezia”
committente: Comune di Livorno
Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia con
KCity, Eutropia Architettura, H&A Associati, arch. Michelangelo Pugliese, dott. Giovanni Campagnoli e dott. Stefano Landi
> superficie
– area di progetto: 59 668 m²
– superficie territoriale totale: 434.263 m²
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia
“Un’occasione concreta per supportare la crescita dei Territori e delle Comunità interessate in quanto elementi generativi capaci di innescare nuove dinamiche di sviluppo ambientale, sociale ed economico.” AF
Il masterplan del Forte San Pietro rientra all’interno del Piano operativo Comunale, strumento urbanistico della città di Livorno, che definisce un sistema di strategie e progetti atti a riqualificare la città, offrendone una visione unitaria e partecipata.

La trasformazione di parti di città minerali abbandonate, come l’area degli ex macelli, o con specifiche finalità funzionali chiuse alla cittadinanza, come nel caso del depuratore Rivellino, in strutture vegetali e sociali vissute, rappresentano un’occasione concreta per supportare la crescita dei Territori e delle Comunità interessate in quanto elementi generativi capaci di innescare nuove dinamiche di sviluppo ambientale, sociale ed economico.

Con lo smantellamento del depuratore Rivellino l’area risulta un vuoto urbano da riempire e connettere con il resto della città: individuando gli assi e i percorsi si delineano le linee guida per la riqualificazione delle aree in continuità con il progetto della nuova Stazione Marittima, la Dogana d’acqua, i Bottini dell’olio, i fossi della Venezia Nuova.

La riqualificazione, ristrutturazione e conseguente riuso degli edifici degli ex macelli in polo tecnologico e in parte in parco urbano, in continuità con il parco del Rivellino, è un intervento fondamentale per la riappropriazione di un’area ad oggi in disuso, “dimenticata” dalla città e dai cittadini, il cui sfruttamento può innescare un sistema di nuove attività sociali ed economiche sia all’interno della città di Livorno sia nel rapporto con il turismo cittadino.

In una visione più allargata, che vede non solo strettamente l’area di masterplan, ma anche il contesto della città consolidata e della città portuale, comprendendo gli interventi in atto sul territorio, è stato fatto lo sforzo di rileggere la città in un nuovo assetto, che vede nel filamento verde e nella linea d’acqua i nuovi elementi cardine su cui si basa la percezione e la fruizione del territorio.

Da nord a sud la città è attraversata da una spina verde, un boulevard urbano che tocca i punti di interesse e in progettazione, quali la Porta San Marco, e quindi la nuova cerniera di viabilità, la nuova stazione marittima, il parco del Rivellino e quindi al cuore di Livorno, fino all’ingresso sud alla città.
La dualità tra il filamento verde e la linea d’acqua qui si intreccia e si incrocia: attraverso il filamento si arriva alla città storica, da dove si dirama e prende vita il nuovo rapporto della città con l’acqua. La linea d’acqua disegna l’equilibrio tra natura e artificio, in connessione con la metamorfosi verde.