NUOVO STUDENTATO VIA BALILLA

Milano, Italia

Nuovo studentato Via Balilla
Milano, Italia
2022

programma: Ristrutturazione di un edificio in via Balilla a Milano, adibito a residenze destinate ad affitto
superficie lorda: 579 m2
committente: Dott. Francesco Sangiovanni
Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia
ingegneria strutturale: Ing. Emanuele Calloni
ingegneria impiantistica: Per. Ind. Luigi Giupponi
impresa: Ardeidi srl
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia & Diorama
fotografie: ©S. Anzini
“Abbiamo scelto di interpretare come opportunità i vincoli imposti dal regolamento edilizio milanese, attribuendo alla materia ceramica la capacità di disegnare l’architettura in combinazione con la luce.” AF
Vicino al campus dell’Università Bocconi, un immobile anonimo, tipico intervento del secondo dopoguerra, è stato trasformato in residenza per studenti.
Si trova nel quartiere Gentilino, in via Balilla, a Milano in prossimità del Parco della Resistenza.

L’edificio, con un affaccio su strada e uno sulla corte interna, si sviluppa su quattro piani.
Con l’obiettivo di una riqualificazione energetica, sul lato verso corte è stato realizzato un cappotto con finitura a pittura.
Sul fronte che prospetta via Balilla, il cappotto è stato rivestito con piastrelle in ceramica diamantata e, pur senza modificare la volumetria di facciata, sono stati prolungati i terrazzi del secondo e del terzo piano. Il Regolamento Edilizio del Comune di Milano vincola a un’altezza superiore a 5 metri qualsiasi intervento sugli aggetti, per questo non è stato possibile adeguare i balconi del primo piano (che si trovano a 4,8 metri).
Una griglia metallica, che accoglierà piante rampicanti e vasi anch’essi rivestiti in ceramica, attribuisce carattere alla parte centrale del prospetto e omogeneità al disegno di facciata.
La cancellata d’ingresso, inserita nel basamento, è stata aggiornata in armonia con il frame metallico, elemento di connessione dei balconi.
L’intervento si innesta nella cortina esistente, attribuendo identità e carattere all’edificio attraverso l’uso della ceramica diamantata in dialogo cromatico con il verde naturale.

“Abbiamo scelto di interpretare come opportunità i vincoli imposti dal regolamento edilizio milanese, attribuendo alla materia ceramica la capacità di disegnare l’architettura in combinazione con la luce. Una natura gentile e domestica trasforma la semplicità di un frame, creando giochi di ombre e colori differenti durante la giornata, le settimane, i mesi”. Alfonso Femia