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Architettura e Nomadismo« La città è statica, mentre noi siamo in movimento » lo ha scritto Iosif Aleksandrovič Brodskij, in Fondamenta degli Incurabili, nel 1989, alla vigilia della rivoluzione digitale.
Oggi, a distanza di 30 anni, persino la città e l’architettura che la descrive sono contaminate dalla crescente tensione al nomadismo, il più spontaneo modello contemporaneo di adeguamento a qualsiasi tipo di cambiamento, sociale, migratorio, economico, politico …
Il contributo di Alfonso Femia al saggio "Architettura e Nomadismo", curato da Paolo Caggiano per OAPPC Pistoia
“Cogliere il significato di nomadismo, nel contesto contemporaneo, significa provare a comprendere come l’architettura possa esprimere una progettualità coerente e quali possano essere le forme abitative adeguate all’evoluzione sociale e ambientale.” AF