
Post-Covid: borghi, campagna o città? Non facciamoci fuorviare da griglie di mobilità per social distancing e termoscanner a panacea del rischio, né da alternative di luoghi salvifici.
L’architettura non fa magie, risolve con ponderatezza. La soluzione sta in un equilibrio tra la fattibilità dei progetti e i luoghi, nella valorizzazione di una rete intermedia di centri urbani già attrezzati per infrastrutture, tecnologie e minore densità. È il territorio, insieme alla riattribuzione di valore allo spazio urbano, il punto di partenza per il pensiero progettuale dopo la pandemia.
Alfonso Femia intervistato da Mario Paternostro su Primocanale.