Nell’intervista rilasciata a Chiara Samorì, per Ingenio-web, Alfonso Femia traccia in pochi punti il piano per una scuola possibile e fattibile: una struttura sociale in grado di irrigare la città attraverso l’architettura, partendo dall’analisi del patrimonio esistente e spingendo verso progetti urbanistici coordinati, senza timore di demolire e ricostruire, e con l’aiuto del Partneriato Pubblico/Privato.