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Far ripartire il Paese dalla ScuolaIn un articolo dal titolo emblematico “L’occasione per non ripensare niente” pubblicato da Il Post ho letto una delle espressioni migliori per descrivere la scuola oggi: “[…] il luogo prioritario di sviluppo di ogni prospettiva, di crescita di un paese moderno – economica, sociale, culturale …”.
L’articolo prosegue sottolineando come in questi mesi, al netto di articoli e polemiche la scuola, “un pezzo di popolazione e un fondamento proverbiale del funzionamento di una società democratica (sia) rimosso e messo in coda alle priorità”.
La scuola in grado di sostenere il processo educativo nel suo insieme è, in questa fase storica e probabilmente sarà sempre, un luogo fisico.
Dialogare, confrontarsi in modo costruttivo con i colleghi, con le Amministrazioni, con gli educatori e i pedagogisti è il primo passo per riattribuirle priorità.
La mia lettera, inviata il 7 giugno, all’indomani della pubblicazione del Decreto Scuola, al Consiglio Nazionale degli Architetti, agli Ordini professionali e alle Amministrazioni Pubbliche.
AF