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UN MARE DI LUCELo Stretto, punto di passaggio e luogo di relazione. Così Carmelo Baglivo, nella precedente edizione della Biennale dello Stretto già aveva immaginato, con il suo progetto "Oasys City", la luce come connessione pura per rendere visibili luoghi invisibili. Le linee e ponti di luce proiettati il 19 settembre tra Villa San Giovanni - Alta Fiumara e Messina - Capo Peloro, ideato da Alfonso Femia e prodotto da 500x100sb, con il sostegno di Clay Paky e In-visible lab e la collaborazione di Audiosales e international Sound, ha disegnato un'infrastruttura immateriale, effimera che ha lasciato intatto il paesaggio.