Stazione Marittima S. Cecilia

Messina, Italia

Stazione Marittima S. Cecilia
Messina, Italia
2011

programma: Piano integrato per la ristrutturazione e la riqualificazione urbana dell’area Stazione Marittima S. Cecilia
superficie: 35 he
committente: Città di Messina
progetto: Alfonso Femia *
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia
“Un luogo magico ed unico non può non recuperare nel suo futuro la condizione eccezionale che l’ha creato. Non può non rivolgere lo sguardo e protrarsi là dove l’orizzonte è unico, là dove terra, mare, cielo si rincorrono all’infinito.” AF
Un luogo magico ed unico non può non recuperare nel suo futuro la condizione eccezionale che l’ha creato. Non può non rivolgere lo sguardo e protrarsi là dove l’orizzonte è unico, là dove terra, mare, cielo si rincorrono all’infinito. Questo processo di riconquista deve avere un cuore nobile e una genesi naturale. Deve ristabilire un equilibrio tra la natura e l’artificio, tra l’uomo e le sue opere, tra la natura e i suoi caratteri. Messina non deve ambire a diventare un altra città, deve ambire ad essere Messina, una capitale del Mediterraneo, un luogo unico e magico dove approdare. Messina non deve subire colonizzazioni pseudoformali e intellettuali estranee alla natura del suo luogo. Messina deve valorizzare le sue fragilità e rafforzare le sue identità. Crediamo che l’occasione del progetto sia importante per stabilire un principio fondativo pragmantico ma con una visione. La risposta pragmatica è quella di voler essere “reale”, voler proporre una metamorfosi dei luoghi che sia un processo reale e quasi spontaneo. La città dove vi è la città, la natura dove manca la natura, l’artificio dove la città vuole connettersi con il Mediterraneo, la risposta urbana laddove occorre mettere in relazione i luoghi. La visione che proponiamo è esclusivamente una risposta per Messina, figlia dei luoghi e dell’anima della città. Come un gigante, immerso nel mito, un primo “passo” verso la riconquista del suo futuro.