Piano di sviluppo urbano
Istanbul, Turchia
2012
programma: Piano di sviluppo urbano con uffici, residenze e servizi
superficie funzionale: 650 000 m2
committente: EPP Emlak Pazarlama Insaat Proje Yonetini Ve Tic.
progetto: Alfonso Femia * con Studio Galata, Baroncelli
modello: Studio Galata
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia
Istanbul, Turchia
2012
programma: Piano di sviluppo urbano con uffici, residenze e servizi
superficie funzionale: 650 000 m2
committente: EPP Emlak Pazarlama Insaat Proje Yonetini Ve Tic.
progetto: Alfonso Femia * con Studio Galata, Baroncelli
modello: Studio Galata
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia
“Non un progetto rigido ma un sistema di strategie che diano regole in grado di recepire tutte le future necessità.” AF
Il progetto definisce una nuova area logistica a sud-est di Istanbul, in prossimità dell’aeroporto di Sabihe Gokcen.
L’area di progetto si estende su una superficie di circa 700 ettari con distanze che superano i 4km. Attualmente l’area comprende aree urbanizzate abusivamente nella parte sud-ovest che il progetto prevede di eliminare pur lasciando la possibilità di integrarle, parzialmente o totalmente, nel nuovo tessuto. Allo studio di quest’area di grandi dimensioni corrisponde poi uno studio più approfondito di un’area (lotto A) centrale e corrispondente con il nuovo centro logistico di tutto il nuovo polo.
Il progetto del lotto A è considerato come esemplificativo della strategia progettuale adottata per la riorganizzazione di tutta la nuova area logistico/residenziale di Tuzla.
I principi delineati nel masterplan generale vengono qui applicati dimostrando come, con una “salto” di scala, sia comunque possibile considerare le linee guida formulate come principi fondatori di ogni singolo lotto. Il lotto A è da considerarsi come il “nucleo centrale” dove l’altissima densità concentrata ha reso necessario l’utilizzo di tipologie che presentino grandi altezze in accordo con i ristrettivi vincoli aeroportuali. La marcata orografia del terreno ha reso inevitabile una suddivisione dell’area in “zone” che in qualche modo rispondono alle diverse caratteristiche ambientali esistenti.Il progetto prevede un mix funzionale che sia in grado di adattarsi, con la massima flessibilità, alle richieste che potrebbero modificarsi nel tempo da parte della committenza e che si fonda, da una parte sulla volontà di massimizzare la cubatura richiesta (il progetto attuale sviluppa tutta la superficie richiesta di 650mila mq) e dall’altra dalla volontà di ottenere la massima qualità ambientale/energetica e di fornitura di nuovi servizi per i futuri fruitori. La definizione di “regole” e “strategie” più che il disegno dei singoli edifici connota un progetto che ha tra i suoi principi la possibilità di adattarsi a future modifiche di programma o di volumetria. Non un progetto rigido ma un sistema di strategie che diano regole in grado di recepire tutte le future necessità.
L’area di progetto si estende su una superficie di circa 700 ettari con distanze che superano i 4km. Attualmente l’area comprende aree urbanizzate abusivamente nella parte sud-ovest che il progetto prevede di eliminare pur lasciando la possibilità di integrarle, parzialmente o totalmente, nel nuovo tessuto. Allo studio di quest’area di grandi dimensioni corrisponde poi uno studio più approfondito di un’area (lotto A) centrale e corrispondente con il nuovo centro logistico di tutto il nuovo polo.
Il progetto del lotto A è considerato come esemplificativo della strategia progettuale adottata per la riorganizzazione di tutta la nuova area logistico/residenziale di Tuzla.
I principi delineati nel masterplan generale vengono qui applicati dimostrando come, con una “salto” di scala, sia comunque possibile considerare le linee guida formulate come principi fondatori di ogni singolo lotto. Il lotto A è da considerarsi come il “nucleo centrale” dove l’altissima densità concentrata ha reso necessario l’utilizzo di tipologie che presentino grandi altezze in accordo con i ristrettivi vincoli aeroportuali. La marcata orografia del terreno ha reso inevitabile una suddivisione dell’area in “zone” che in qualche modo rispondono alle diverse caratteristiche ambientali esistenti.Il progetto prevede un mix funzionale che sia in grado di adattarsi, con la massima flessibilità, alle richieste che potrebbero modificarsi nel tempo da parte della committenza e che si fonda, da una parte sulla volontà di massimizzare la cubatura richiesta (il progetto attuale sviluppa tutta la superficie richiesta di 650mila mq) e dall’altra dalla volontà di ottenere la massima qualità ambientale/energetica e di fornitura di nuovi servizi per i futuri fruitori. La definizione di “regole” e “strategie” più che il disegno dei singoli edifici connota un progetto che ha tra i suoi principi la possibilità di adattarsi a future modifiche di programma o di volumetria. Non un progetto rigido ma un sistema di strategie che diano regole in grado di recepire tutte le future necessità.