Federal Building Torino
Torino, Italia
concorso 2018
programma: Rifunzionalizzazione della caserma “Armione” e realizzazione di un complesso direzionale tramite intervento sostenibile ed energeticamente efficiente
> superficie lorda di pavimento: 42.250 m2
> superficie territoriale: 27.700 m2
committente: Agenzia del Demanio, Direzione Regionale Piemonte e Valle D’Aosta
Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia con Camerana&Partners
progettazione strutturale: Milan Ingegneria srl
progettazione impiantistica: FOR engineering Architecture
progettazione energetica e sostenibilità ambientale: FOR engineering Architecture
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia & Diorama
Torino, Italia
concorso 2018
programma: Rifunzionalizzazione della caserma “Armione” e realizzazione di un complesso direzionale tramite intervento sostenibile ed energeticamente efficiente
> superficie lorda di pavimento: 42.250 m2
> superficie territoriale: 27.700 m2
committente: Agenzia del Demanio, Direzione Regionale Piemonte e Valle D’Aosta
Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia con Camerana&Partners
progettazione strutturale: Milan Ingegneria srl
progettazione impiantistica: FOR engineering Architecture
progettazione energetica e sostenibilità ambientale: FOR engineering Architecture
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia & Diorama
“Progettare il futuro sul passato è una prassi che deve avvenire ricercando armonia, equilibrio, metrica urbana, capaci di ricercare una continuità seppure introducendo valori innovativi.” AF
La città di Torino stabilisce un dialogo con la sua dimensione orizzontale e con la sua dimensione di paesaggio, che si identifica nelle colline e nel fiume che la attraversa e la origina.
La città dal suo cuore e dalle sue diverse parti, propone spesso una metrica equilibrata tra pieni, vuoti, densità, spazi aperti, dimensioni collettive e dimensioni intime.
Progettare il futuro sul passato è una prassi che deve avvenire ricercando armonia, equilibrio, metrica urbana, capaci di ricercare una continuità seppure introducendo valori innovativi.
Il progetto vuole perseguire questi obiettivi nel rapporto con l’esistente fino alla volontà di costruire uno spazio continuo fatto di alternanza di vuoti e pieni e di attraversamenti che rendano porosa e permeabile l’area, in maniera percettiva o nel suo utilizzo urbano.
L’architettura quindi diventa matrice dell’organizzazione spaziale sia per le funzioni che ospiterà nel futuro sia per le relazioni e per gli spazi intermedi che ne caratterizzano l’identità.
Piccole variazioni cromatiche, riflessi e trasparenze all’interno di un disegno unitario, vogliono delegare alla luce un racconto quotidiano sempre differente nelle diverse ore del giorno, nei diversi giorni della settimana.
Un paesaggio nel paesaggio che misura il tempo nel tempo.
La città dal suo cuore e dalle sue diverse parti, propone spesso una metrica equilibrata tra pieni, vuoti, densità, spazi aperti, dimensioni collettive e dimensioni intime.
Progettare il futuro sul passato è una prassi che deve avvenire ricercando armonia, equilibrio, metrica urbana, capaci di ricercare una continuità seppure introducendo valori innovativi.
Il progetto vuole perseguire questi obiettivi nel rapporto con l’esistente fino alla volontà di costruire uno spazio continuo fatto di alternanza di vuoti e pieni e di attraversamenti che rendano porosa e permeabile l’area, in maniera percettiva o nel suo utilizzo urbano.
L’architettura quindi diventa matrice dell’organizzazione spaziale sia per le funzioni che ospiterà nel futuro sia per le relazioni e per gli spazi intermedi che ne caratterizzano l’identità.
Piccole variazioni cromatiche, riflessi e trasparenze all’interno di un disegno unitario, vogliono delegare alla luce un racconto quotidiano sempre differente nelle diverse ore del giorno, nei diversi giorni della settimana.
Un paesaggio nel paesaggio che misura il tempo nel tempo.