SPACE FOR NICE IDEAS

Oderzo, Italia

Nuovo polo per la Ricerca e Sviluppo del gruppo Nice
Oderzo (TV), Italia
2019

programma: Concorso a inviti per la progettazione della sede centrale del polo di eccellenza del gruppo Nice per la Ricerca e Sviluppo. Il programma prevede l’inserimento di laboratori e uffici. L’edificio si sviluppa su tre piani, disallineati tra loro per ricercare l’idea di movimento richiesta nel bando di concorso.
superficie: 8 300 m2
committente: Nice s.p.a.
Atelier(s) Alfonso Femia con
ingegneria strutturale: FOR Engineering Architecture
ingegneria impiantistica: FOR Engineering Architecture
economisti: FOR Engineering Architecture
livelli energetici: classe energetica A4, LEED Gold/Platinum

immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia & Diorama
“Semplice come un domino, si muove attraverso lo sguardo. Come un domino si muove allo sfioro di un dito all’ultimo modulo, generando un movimento che prende forma che disegna via via altre forme diverse ma in dialettica con l’origine.” AF
Muovendosi come un Domino

Ogni progetto è l’incontro di due anime: quelle del luogo e quella dell’uomo.
Un edificio con la sua metamorfosi ricerca un dialogo continuo con il suo paesaggio “metaurbano”, un isolato di una trama industriale che è parte di un paesaggio e il suo orizzonte visivo, naturale, il paesaggio stesso.

Identificarsi nella ricerca, nell’innovazione, nel futuro richiede che l’architettura sia parte di questa identità e che ne racconti volontà, esigenze ma anche sogni.
Essere pragmatici, rispondere alle domande ed essere visionari, porre delle domande.
Semplice come un domino, si muove attraverso lo sguardo. Come un domino si muove allo sfioro di un dito all’ultimo modulo, generando un movimento che prende forma che disegna via via altre forme diverse ma in dialettica con l’origine.
L’edifico si genera cosi attraverso semplici e minimi movimenti da nord a sud, ruotando su un vertice e creando nel disallineamento, piano dopo piano, una sequenza di arretramenti, di terrazze, di luoghi dove la natura riprende il suo spazio, il suo rapporto percettivo tra interno ed esterno.
L’edificio può muoversi attraverso questa serie continua di ciglia verticali, gestiti dai dispositivi Nice, e caratterizzati dalla possibilità di essere in un unico materiale o in più materie che si stratificano dal basso verso l’alto, alleggerendosi e rarefacendosi.
La luce disegna gli altri movimenti insieme all’ombra e al calare del sole.
Un elemento semplice, una linea verticale modulare, che nasce da un punto, genera il volume e il suo movimento, costruendo una sequenze di superfici continue che variano durante il giorno, durante le settimane, durante il tempo. L’edificio non sarà mai uguale a se stesso attraverso la luce naturale del luogo e della sua anima.
AF