futuro
16 febbraio 2021
La Spagna è un Paese mediterraneo all’avanguardia in fatto di politiche urbanistiche, sta sviluppando il piano dei superillas a Barcellona. Ed è proprio una rivista spagnola “Arquitectura y empresa” con la giornalista Aina Pérez Verge che ha chiesto ad Alfonso Femia cosa pensa della città e dei nuovi paradigmi post pandemia.
©Iuppiter Tv
5 Dicembre 2020
Alfonso Femia è stato invitato a partecipare all’evento “Negativi Urbani” a cui hanno partecipato anche l’Architetto Andrea Maffei, In-nova Studio, e Valerio Petrarca, Prof. Di Antropologia della Federico II.
A introdurre l’evento, il direttore artistico di Negativi Urbani – l’Architetto Giuseppe Raimondo che ha illustrato il progetto sui modelli e le visioni antivirus per le città del futuro.
©Fondazione per l’architettura
Novembre 2020
La scuola non è rissa, controversia, baratto.
Non è “un’opinione personale”. Quello che si dibatte sulla scuola deve essere sostenuto da numeri, analisi, studi approfonditi e da visioni nel tempo.
Scuola Social Impact è il progetto messo a punto da Alfonso Femia in condivisione con Ivo Allegro, Iniziativa Finanza e Innovazione e con la Fondazione per l’architettura e l’Ordine degli Architetti di Torino.
©Lenovo Italia / Corriere Innovazione
22 Ottobre 2020
Alfonso Femia intervistato dalla giornalista Elena Papa insieme a Massimo Roj sul cambiamento delle città, del benessere e le innovazioni che stanno sensibilmente cambiando i nostri stili di vita e modalità abitative.
©Ordine degli Architetti di Roma
Settembre 2020
Immaginare che il cuore della città (a qualsiasi scala, dal borgo, alla metropoli) sia la scuola, è un’azione di impegno sociale che ri-attribuisce all’architettura un dovere (non solo un ruolo) centrale nel processo collettivo di crescita. È questo il pensiero di Alfonso Femia che sta sviluppando un’idea concreta nella formula progettuale e operativa.
©Isplora
Aprile 2020Alfonso Femia risponde alla call to action di Isplora che chiede agli architetti cosa si aspettano nel futuro dell’architettura dopo l’emergenza Covid19.“Dobbiamo ripensare gli spazi, non solo ed esclusivamente per proteggerci, ma anche per capire quanto in altri tempi sono stati incapaci di creare le modalità giuste delle differenti relazioni nei differenti luoghi e tempi”. AF
©The Plan
Aprile 2020
Il contributo di Alfonso Femia per l’iniziativa “The new tomorrow – Living and working after Covid-19” di The Plan.
“Dovremmo preoccuparci soprattutto dell’aspetto psicologico, ognuno di noi non si sentirà libero come prima se non ci saranno degli elementi che garantiranno questa libertà. E non saranno dispositivi ma sarà un modo nuovo di sentirci vicini al territorio.” AF
©Artribune
Marzo 2020
L’intervista di Artribune ad Alfonso Femia in merito all’emergenza Covid-19.
“L’emergenza non diventi anch’essa un alibi per dimenticare che gli ospedali vanno progettati prima delle pandemie. E che un architetto può contribuire molto poco all’emergenza pura, è campo della protezione civile a cui dare il massimo sostegno. La virtù di prefabbricare, in pochi giorni, una terapia intensiva, non ci affranchi dall’assumere vere responsabilità. Il futuro, il giorno dopo l’emergenza dovrà individuare una visione e un progetto responsabili, di respiro nazionale e internazionale, che partano dal territorio e dalle sue principali fragilità sociali, economiche e urbane.” AF
©AF517
Giugno 2019
Alfonso Femia a “MIX 2019. Strategie per la città del futuro” parla de “La città cronotopica: visione e responsabilità”.
L’evento, promosso da Rotary Club di Pisa, e introdotto da Michele Conti, Sindaco di Pisa, e Valter Tamburini, Presidente CCIAA di Pisa.