Museo del Mare

Trieste, Italia

TMMmusei
Museo del Mare

Trieste, Italia
2019

programma: Procedura per l’affidamento del servizio di progettazione definitiva, esecutiva e coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione relativamente ai lavori di realizzazione del Museo del Mare nel comprensorio del Porto Vecchio
superficie: 12 800 m2
committente: Comune di Trieste
Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia con
architetto locale: GDA+ Arch.Giovanni Damiani
ingegneria strutturale: BMS progetti SRL
ingegneria impiantistica: FOR engineering architecture
responsabile restauro beni artistici: Kermes snc
acustica: Biobyte srl
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia
“Un pentagramma su cui si raccontano diverse storie, arte, gioco, incontro, sguardo.” AF
Un’area che va riprogettata in maniera organica attraverso una corretta mediazione tra le necessarie nuove destinazioni d’uso e la conservazione di una precisa identità architettonica.
Il Magazzino 26, il più grande e maestoso, ha una posizione strategica essendo proprio al centro dell’area e facendo da snodo tra il visitatissimo ed evocativo Castello di Miramare: la posizione ideale per il Nuovo Grande Museo del Mare di Trieste che deve diventare il cuore della rinascita del Porto Vecchio e il tassello cardine di un futuro ambizioso per tutta la città.
La nostra proposta vuole enfatizzare il ritmo degli spazi, sia longitudinali che trasversali, in una ricerca continua tra spazio esterno e interno, tra momenti di percezioni e momenti di cognizione.
La chiave del progetto è la quota del piano rialzato che segna il “piede” su cui si ancora l’edificio creando una piazza che lo avvolge su tutti e quattro i lati con una doppia valenza: sul lato mare diventa luogo di incontro e dialogo, di pause e orizzonti; sul lato della città crea un accesso nuovo, un nuovo fronte che dialoghi con essa, dia il giusto spazio per gustare la vista e, anche grazie ad una gradonata, accolga i visitatori del museo.
Sul lato che si offre all’ Adriatico, dove si aprono scorci e da dove arriva l’odore del mare, si crea una successione di piazze dove si possono creare eventi stagionali ed effimeri, ma anche osservatori, spazi di sosta e di relazione che devono offrire un nuovo piacere di stare assieme e di vivere tutto il complesso con gioia. Un boulevard che crea momenti del quotidiano urbano commisto di arte contemporanea in una relazione virtuosa tra modi di vivere la città antichi ed eterni, come la passeggiata, l’incontro, lo sguardo, gli odori ed esperienze nuove
da nuovi punti di vista.
Un pentagramma su cui si raccontano diverse storie, arte, gioco, incontro, sguardo.