Cyber Space – Hub dell’Innovazione

Cesson-Sévigné (Rennes), Francia

Complesso per uffici innovativi, cyber space – hub dell’innovazione
Cesson-Sévigné (Rennes), Francia
2019 – in corso

programma: Costruzione di un insieme di spazi per uffici innovativi comprendente piani per uffici individuali e openspace; area polifunzionale di ingresso e reception, workcafé, sale riunioni e sale di formazione, aree di convivialità, spazi per attività effimere; aree attrezzate di co-working; terrazza in copertura accessibile e tre livelli di parcheggio sotterraneo
> superficie totale: 7 610 m2 SDP
> hall: 1 500 m2
> co-working: 1 250 m2
> uffici: 3 750 m2
> terrazze: 800 m2
> parcheggio interrato: 328 posti
> parcheggio esterno: 11 posti
committente: NGE Concessions
progetto: Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia con
paesaggista: BASE
ingegneria strutturale, impiantistica, ambientale, economista: BETOM Ingénierie
ingegneria ambientale: LAB Ingénierie
impresa: CARDINAL EDIFICE
livelli energetici e certificazioni:
– BREEAM. Livello di performance rilevato : molto buono
– Well being. Livello di performance rilevato : Silver
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia & Diorama
“Essere al centro di un luogo può voler significare possedere una propria autonomia ma allo stesso tempo può evidenziare un’identità capace di dialogare con il contesto.” AF
Ridefinire la propria identità.

Essere al centro di un luogo può voler significare possedere una propria autonomia ma allo stesso tempo può evidenziare un’identità capace di dialogare con il contesto.

Una forma semplice che propone una stratificazione verticale in cui la base è trasparente e attiva.
Una cornice che permette di creare una percezione tra spazio interno ed esterno.
Un ritmo che propone un paesaggio nel paesaggio.
Un prospetto urbano che corre lungo la linea della Boulevard e si apre silenziosamente su una piccola e accogliente corte interna, che ospita spazi conviviali e un giardino.

Ritmo e sequenza diventano la struttura del progetto, piano dopo piano, facciata dopo facciata; creando un dialogo con la luce ma anche con gli elementi verticali in cemento che rendono il volume unitario, rispettando al contempo la volontà dell’edificio di affidarsi alla sua base vetrata.

Un edificio unitario e semplice, la cui differenza si esprime attraverso ogni facciata, ogni prospettiva, grazie a un dialogo continuo con il contesto.

Ridefinire l’identità di un luogo per ripristinarne il valore.
Alfonso Femia