Journey AF

Viaggio e ricerca

Ogni progetto è un viaggio di esplorazione, scoperta e incontro e i bagagli per ogni viaggio sono fatti di approfondimenti e ricerche. È un percorso che si auto-alimenta con continui stimoli dall’esterno, confronti con la forma, la materia, il linguaggio, la tecnologia.
Facciamo ricerca raccogliendo report e materiali scientifici su luoghi e situazioni come il territorio mediterraneo e il cambiamento climatico. Organizziamo le informazioni, testiamo fonti, concretizziamo visioni, sull’architettura scolastica per esempio. Costruiamo conoscenza sulla materia. Soprattutto ascoltiamo, analizziamo e verifichiamo.
Qualche volta ci scontriamo con la realtà, ma riprendiamo sempre il filo misurandoci con la parte immaginaria del reale.
Da questo particolare approccio sono nati i progetti di ricerca che si intersecano all’attività professionale di Atelier(s) Alfonso Femia, che trovate spiegati di seguito

Per progettare i luoghi serve l’architettura
Ma non basta
Serve il dialogo
E il tempo
E la generosità
E la responsabilità
E l’immaginazione
E la storia
E la memoria
E il sentimento

Dialogo

500×100 è una piattaforma di dialogo nata nel 2015 con l’obiettivo di investigare tutto quello che accompagna l’architettura e il design nel processo di integrazione con la città. Un ricchissimo archivio di video interviste (più di 500) a progettisti, amministratori, personaggi della cultura testimonia l’impegno di Alfonso Femia per comprendere le diverse velocità con cui variano i contesti urbani e la trasformazione continua dell’ambiente. 500×100 ha sviluppato nel tempo diversi formatcon i compagni di viaggio Marco Predari e Giorgio Tartaro.

Cambiamento climatico

Tempodacqua sviluppa una riflessione sul tema ambientale, non in termini generici e omnicomprensivi, ma scegliendo la specificità dell’acqua che ne rappresenta l’aspetto essenziale e fondativo.
È un progetto permanente che fa appello all’architettura e all’arte per contribuire a “cambiare l’immaginario del cambiamento”. È stato il tema della terza edizione della Biennale di Architettura di Pisa nel 2019, di cui Alfonso Femia è stato direttore.

Territorio

Mediterranei Invisibili è un progetto ideato e messo a punto da Alfonso Femia nel 2017 per indagare i territori del Mediterraneo e raccontarne le storie inaspettate. La narrazione si costruisce sul dialogo e sull’incontro di luoghi e persone. All’attivo del progetto tre viaggi tra Sicilia e Calabria, nei luoghi dello Stretto, uno a Città della Pieve e uno a Venezia.

Responsabilità sociale

Scuola Social Impact nasce come riflessione personale di Alfonso Femia sulla scuola come unica funzione pubblica in grado di generare ricchezza culturale e sociale per il Paese, fortemente penalizzata dalla diffusione della CoViD-19. Si è trasformata durante i periodi di quarantena in una ricerca estesa su tutto il territorio nazionale. Non si riferisce a un modello di edificio informato ai più moderni input didattici e pedagogici, ma attribuisce alla scuola l’energia per ri-generare la città, È stata presentata, in collaborazione con la Fondazione e l’Ordine degli Architetti di Torino, nel novembre del 2020.

Materia

Right to Matter, trasversale all’attività progettuale e presente in tutta la ricerca culturale degli Atelier(s), è uno studio permanente sulla “materia” nella sua evoluzione tecnologica e per i suoi aspetti storici e identitari nell’applicazione per il design e per l’architettura ed è il filo conduttore di lavoro di Alfonso Femia. “In un circolo virtuoso permanente la materia rimanda al mestiere – l’arte del fare – e il mestiere affonda le radici e trae energia dal territorio. Al territorio appartengono la nostra storia e la nostra memoria. Se non rimaniamo connessi con la materia, se non la accarezziamo, se non la conserviamo, perdiamo la nostra identità.”

Arte e invenzione

La connessione tra arte e architettura guida l’anima progettuale degli Atelier e si intreccia con gli approfondimenti sulla materia. Alfonso Femia ha sviluppato, insieme a Danilo Trogu, uno studio sulla ceramica attraverso la realizzazione di modelli, uno studio sul tema della cornice d’autore delle finestre. Sempre con Danilo Trogu il progetto artistico Bestiario Mediterraneo, opere in ceramica realizzate per l’architettura narrante dei Docks di Marsiglia e delle residenze Urbagreen a Romainville in Francia e delle OGR di Torino per i 150 anni dell’Unità di Italia.
In momenti successivi Alfonso Femia ha realizzato installazioni artistiche, l’opera “L’altra faccia della luna” (2019) e il “Disco di Nebra” (2020), nell’ambito del progetto HoperAperta di Patrizia Catalano e Maurizio Barberis.