Stadio Siena nelle Crete Senesi

Siena, Italia

Stadio Siena nelle Crete Senesi
Siena
2004

programma: Progetto per il nuovo stadio di Siena e aree limitrofe
superficie: 60 000 m2
committente: Comune di Siena
progetto: Alfonso Femia * con Metrogramma
ingegneria strutturale: Stefano Migliaro, Seteco Ingegneria
ingegneria impiantistica: Manens Intertecna srl
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia & Metrogramma
“Un campo di calcio è, dopo tutto, semplicemente un prato. Luce, orizzonte, tessitura strutturale, dispersione e concentrazione, naturale e artificiale… note su un pentagramma compositivo alla ricerca di una sintassi del progetto che si pone sul ‘crinale‘ tra territorio, paesaggio, infrastruttura, spazio pubblico, spazio privato… campo tra i campi.” AF
Nel delicato territorio delle Crete senesi, lo Stadio di calcio è parte integrante del paesaggio.
Su un colle, ma scavato nel terreno, lo Stadio si presenta come un grande invaso, naturale proseguimento in negativo del movimento ondulato delle colline.
Il pubblico vi accede direttamente superando un crinale ad anello, la cui quota corrisponde al bordo superiore delle gradinate; questo genera un senso di stupore e di meraviglia.
E’ possibile entrare e uscire dallo Stadio senza incontrare ostacoli percettivi.
In alternativa, per raggiungere le gradinate inferiori, il pubblico si immerge nel terreno, dove un mondo sotterraneo di volte lo spinge in direzione delle aperture che si affacciano sul campo.
Il tetto che copre parte della gradinata superiore è un grande parallelepipedo, dalle linee taglienti e pulite, ben visibile da lontano.
Andare a vedere una partita allo Stadio diventa così un’esperienza spaziale, in contatto con le forme della natura.
Un campo di calcio è, dopo tutto, semplicemente un prato.
Lo Stadio è anche il punto nevralgico di un Parco, scandito da percorsi la cui organizzazione è radicata nella storia rurale del luogo, ma che in futuro potranno servire funzioni nuove legate al tempo libero, allo sport e al godimento della natura.
I parcheggi, decentrati e non invasivi, sono dislocati lungo le principali direttrici di accesso, e il loro impatto ambientale è minimo.
Il Parco viene utilizzato indipendentemente dallo Stadio, anche se i due si nutrono a vicenda.
Muoversi verso lo stadio… nel paesaggio, trovarsi sul limite, dove lo sguardo si smarrisce tra il “cratere” vivo e i profili delle crete senesi, cadervi dentro e ritrovare rimandi percettivi del territorio attraversato, spostarsi tra spazi strutturati ad ordini giganti (il camerone delle logge) ed una struttura costruita come una sequenza di gusci, memore di chi ha sapientemente costruito il territorio in maniera simbolica (il sistema dei tumuli estruschi, l’anfiteatro di Roselle); luce, orizzonte, tessitura strutturale, dispersione e concentrazione, naturale e artificiale… note su un pentagramma compositivo alla ricerca di una sintassi del progetto che si pone sul “crinale” tra territorio, paesaggio, infrastruttura, spazio pubblico, spazio privato… campo tra i campi.