Riqualificazione residenze sito EAI
Montpellier, Francia
2018-2024
programma: Riconversione dell’ex scuola di fanteria in 82 residenze
superficie totale: 6 150 m2
committente: Nexity / Agir Promotion / Kalelithos
progetto: Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia con
ingegneria strutturale: Aigoin
ingegneria impiantistica e ambientale: Betso
cost control: EGIS
acustica: Pialot Escande
livelli energetici e certificazioni: NF Habitat Label Effinergie Rénovation
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia & Diorama
fotografie: ©S. Anzini
Montpellier, Francia
2018-2024
programma: Riconversione dell’ex scuola di fanteria in 82 residenze
superficie totale: 6 150 m2
committente: Nexity / Agir Promotion / Kalelithos
progetto: Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia con
ingegneria strutturale: Aigoin
ingegneria impiantistica e ambientale: Betso
cost control: EGIS
acustica: Pialot Escande
livelli energetici e certificazioni: NF Habitat Label Effinergie Rénovation
immagini: ©Atelier(s) Alfonso Femia & Diorama
fotografie: ©S. Anzini
“L’edificio, un pentagramma musicale costante. Un luogo dove il ritmo e la sequenza, verticale o orizzontale che sia, permettono di raccontare la storia creata.”
L’edificio, un pentagramma musicale costante. Un luogo dove il ritmo e la sequenza, verticale o orizzontale che sia, permettono di raccontare la storia creata. Spesso, se l’edificio è semplice, le regole che lo compongono sono altrettanto chiare e precise; costruiscono l’identità del luogo nel tempo.
Siamo convinti che l’architettura debba leggere il pre-esistente, volgere lo sguardo verso quest’ultimo e poi verso l’immaginario in maniera tale da scrivere la possibile metamorfosi che ci porterà dal presente al futuro. Per questo motivo noi crediamo nell’importanza di mantenere, rileggere, e mettere in scena gli elementi fondanti dell’edificio, ma anche di dargli una nuova anima quando la vita deve reinvestire nel luogo e riappropriarsene.
Abbiamo scelto di mantenere la sequenza base (piano terra) – elevazioni (prospetti) – corona (tetto), definita da linee orizzontali che strutturano perfettamente le regole e le proporzioni. Abbiamo voluto evidenziare il patrimonio attraverso azioni capaci di raccontare la dimensione e gli spazi in cui potremmo trovarci grazie allo stupore e alla meraviglia (le scale), i riflessi e la luce (materia e spazi a tutta altezza), alla percezione del reale (gli elementi supportati, le aperture sul tetto).
Rispetto, dialogo, dolce metamorfosi. Un’identità che parla alla natura dell’edificio con una nuova centralità urbana.
Siamo convinti che l’architettura debba leggere il pre-esistente, volgere lo sguardo verso quest’ultimo e poi verso l’immaginario in maniera tale da scrivere la possibile metamorfosi che ci porterà dal presente al futuro. Per questo motivo noi crediamo nell’importanza di mantenere, rileggere, e mettere in scena gli elementi fondanti dell’edificio, ma anche di dargli una nuova anima quando la vita deve reinvestire nel luogo e riappropriarsene.
Abbiamo scelto di mantenere la sequenza base (piano terra) – elevazioni (prospetti) – corona (tetto), definita da linee orizzontali che strutturano perfettamente le regole e le proporzioni. Abbiamo voluto evidenziare il patrimonio attraverso azioni capaci di raccontare la dimensione e gli spazi in cui potremmo trovarci grazie allo stupore e alla meraviglia (le scale), i riflessi e la luce (materia e spazi a tutta altezza), alla percezione del reale (gli elementi supportati, le aperture sul tetto).
Rispetto, dialogo, dolce metamorfosi. Un’identità che parla alla natura dell’edificio con una nuova centralità urbana.