Il nostro progetto per il sito di Anatole France mira a creare relazioni e connessioni tra gli elementi caratteristici del sito.
Vogliamo collegare la temporalità con l’esistente: il tempo della città, il tempo del paesaggio, il tempo della vita e degli scambi.
Per questo proponiamo un sistema urbano generoso con il paesaggio, capace di creare una sequenza e un ritmo in cui ogni edificio passa il testimone al successivo. Questa continuità conferisce coerenza all’unità complessiva, pur garantendo il carattere specifico di ogni edificio.
Il risultato è un insieme che dialoga con la luce e il sole. Abbiamo disegnato il nostro progetto con una topografia virtuosa a terra, un’altimetria verticale che rompe con l’attuale orizzontalità che rischiava di chiudere l’isolato su se stesso.
Il nostro approccio si basa su due temi fondamentali: la semplicità e la ricchezza creata dal gioco di luci e ombre che la struttura urbana apporta al sito.
Un approccio generoso al perimetro del sito significa creare un grande giardino centrale e sfruttare i vantaggi paesaggistici dell’isolato.
Responsabilità e generosità: sono questi i termini con cui abbiamo immaginato questo brano di città di La Valette-du-Var, e questo complesso che propone l’architettura come strumento di percezione della realtà, del contesto e della città.