©Paper Worlds
12 Novembre 2020
Per ogni progetto il pensiero di architettura si filtra attraverso la carta, attraverso la sua filigrana, attraverso la sua fisicità, persino quando sembra vivere nel digitale.
La carta è una materia magica, il canale trasmissivo dell’idea, consente di sentire e dissentire ed è una traccia per esplorare nuove dimensioni spaziali.
Alfonso Femia racconta il suo sguardo sulla “carta” nel progetto di dialogo Paper Worlds di Giorgio Tartaro con StayGreen e Attico
design
©IDD2020
Novembre 2020
In occasione dell’Italian Design Day 2020 – iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione e con il sostegno del MiBACT – Alfonso Femia, testimonial del Design italiano per il Belgio, viene intervistato da Paolo Sabbatini, Direttore dell’Istituto di Cultura di Bruxelles.
©IDD2020
Novembre 2020
Il tema dell’Italian Design Day 2020 è “Disegnare il futuro. Sviluppo, innovazione, sostenibilità e bellezza”
Alfonso Femia, IDD 2020 Testimonial
“Disegnare il futuro vuol dire partire da un’idea di responsabilità e generosità” AF
Alfonso Femia / AF*design per 7.27 The Moon Codex (Attico Interni/Staygreen)
2020
Fotografie: ©S.Anzini
Sparrow Landscape è un concetto spaziale orizzontale che mette insieme l’idea di un piano operativo a geometria variabile, sormontato da un sistema a moduli che realizza uno skyline verticale. Filtra, separa, organizza e allestisce i diversi momenti ed esigenze di un piano lavoro che vuole mantenere una condizione di “intimità” e sicurezza pur mantenendo la possibilità di essere “collettivo”.
Pensato per i diversi tempi che ogni attività sviluppa durante l’arco della giornata, Sparrow Landscape restituisce in questo momento storico anche la condizione di sicurezza, per distanza e possibile supporto per protezione, senza che questo sia un dispositivo aggiuntivo ma possa far parte del concetto stesso di Sparrow Landscape.
Alfonso Femia / AF*design per 7.27 The Moon Codex (Attico Interni/Staygreen)
2020
Fotografie: ©S.Anzini
Pensato per i diversi tempi che ogni attività sviluppa durante l’arco della giornata, Sparrow Landscape restituisce in questo momento storico anche la condizione di sicurezza, per distanza e possibile supporto per protezione, senza che questo sia un dispositivo aggiuntivo ma possa far parte del concetto stesso di Sparrow Landscape.
AF*DESIGN PER IGUZZINI
2016
fotografia: ©S.Anzini, L.Boegly
Vincitore del German Design Award 2020, nella categoria Excellent Product Design-Lighting
Marostica (Vicenza), Italia
2015-in corso
superficie totale: 52 612 m2
committente: Vimar s.p.a.
fotografia: ©S.Anzini
L’incarico riguarda la predisposizione di un piano urbanistico atto a rendere edificabile l’area, l’ottenimento del titolo edilizio, delle opere di urbanizzazione e la gestione del cantiere fino al collaudo. L’area che accoglierà il nuovo stabilimento si trova in posizione strategica, lungo uno dei principali assi di accesso alla città di Marostica.
Particolare attenzione si è posta nella composizione volumetrica dell’edificio; per questo sono state introdotte forme e superfici in grado di ridurre l’impatto dell’intervento nel paesaggio agricolo circostante offrendo un inserimento differente nella percezione da sud verso il centro di Marostica e da nord, ponendo particolare attenzione alla vista dell’area dal castello di Marostica;
Il nuovo volume edificato è suddiviso in tre aree funzionali principali: il magazzino del prodotto finito, il magazzino dei semi lavorati e la Produzione. Queste aree sono poi affiancate da un polo destinato alle centrali tecnologiche e da zone adibite ad uffici e servizi.
L’intervento viene realizzato in due fasi distinte, ma consecutive: la prima fase riguarda la realizzazione dei magazzini e superfici annesse (polo tecnologico e soppalco destinato a laboratori e uffici);
la seconda fase riguarda la realizzazione degli spazi dedicati alla produzione, alle aree uffici e dei servizi (mensa
e sale riunioni).
AF*DESIGN CON STAYGREEN/ATTICO INTERNI PER 7.27 THE MOON CODEX
2017
Vincitore del The Plan Award nella categoria “Industrial Design” (2020)
fotografia: ©S.Anzini
AF*DESIGN PER MEROTTO MILANI
2015
fotografia: ©S.Anzini
Milano, Italia
2018-2019
programma: Realizzazione nuovo showroom iGuzzini e uffici
superficie: 1000 m2
committente: iGuzzini
fotografia: ©S. Anzini
Alfonso Femia / AF*design per Martinelli Luce
2018
Amore, Realismo, Immaginario.
Alfonso Femia, con Arthur Simony, e invitato da Emiliana Martinelli, rivisita la storica lampada Cobra in occasione del suo 50° anniversario.
“Ho pensato che tre parole, amore, realismo, immaginario, tre parole che mi appartengono come percorso ma che appartengono a molti, potessero creare dei vortici grazie alla mano di Arthur, e accompagnarci con la Cobra, nel nostro intimo segreto, nel nostro immaginario, nel nostro reale di amore.”
Alfonso Femia
©Inside The Whale AF517
Aprile 2017 – Salone del Mobile di Milano
The Chronotopic System
Workspace 3.0
A Joyful Sense at Work
Sconfinare la dimensione intima nella dimensione collettiva.
Rendere lo spazio del lavoro un luogo cronotopico, ovvero una spazio che si modifica in funzione del tempo e del luogo, pertanto un luogo vivo che si crea e si modifica in funzione dell’uso, delle esigenze e dei desideri di chi lo “abita”.
©Inside The Whale AF517
Aprile 2017
Elemento evolutivo e dinamico per rispondere alle specifiche esigenze. In una continua metamorfosi di forme e relazioni, costruisce un paesaggio che apre, delimita, definisce ambiti, modalità e condizioni di lavoro secondo un rapporto spontaneo, empatico, funzionale. Qui possiamo raccoglierci per effettuare una video call o semplicemente una riunione informale.
Milano, Italia
2017
fotografia: ©S. Anzini
Workspace 3.0
A Joyful Sense at Work
Salone del Mobile di Milano
4-9 aprile 2017
Si sta modificando la percezione dell’uso dello spazio secondo un pensiero di “sconfinamento” dei perimetri a cui sino ad oggi lo spazio dell’ufficio rispondeva secondo sequenze e trame imposte, codificate e insite dentro una logica gerarchica e strutturata.
Oggi si definisce lo spazio libero e fluido come una condizione non solo di corrispondenza alla nuova società tecnologica ma allo stesso tempo come potenziale condizione creativa per la ricerca di una innovazione permanente.
Contaminazione, integrazione, appartenenza, sono i principi su cui il progetto deve muoversi.
Sconfinare la dimensione intima nella dimensione collettiva.
Rendere lo spazio del lavoro un luogo cronotopico, ovvero una spazio che si modifica in funzione del tempo e del luogo, pertanto un luogo vivo che si crea e si modifica in funzione dell’uso, delle esigenze e dei desideri di chi lo “abita”.
Il workplace del futuro invertirà la percentuale di spazi statici, fissi e immutevoli verso una maggioranza di spazi dinamici e mutevoli, verso la radicalizzazione di uno spazio articolato e variabile che si appoggia o si declina su uno o più elementi fondativi, di anchoring al luogo.
Non vi saranno regole precise nel futuro e i tre tipi di spazi, statico, dinamico (conviviale), creativo (cronotopico) si mescoleranno e prenderanno forma e identità ogni volta a seconda dell’interlocutore che li rappresenta.
AF*DESIGN PER MEROTTO MILANI
2015
fotografia: ©S.Anzini
Milano, Italia
2002-2007
programma: Riqualificazione del Palazzo del Ghiaccio, Area dei Frigoriferi Milanesi in via Piranesi, Milano
> superficie utile: 5 600 m2
> superficie parterre: 2 400 m2
committente: Società del Palazzo del Ghiaccio srl
progetto: Alfonso Femia * con
ingegneria strutturale: Stefano Migliaro, Luca Romano
ingegneria impiantistica: Marco Taccini
impresa: Ausglobe Formula spa
illuminotecnica: Castaldi Lighting
modello in ceramica: Danilo Trogu
fotografia: ©E.Caviola
Il progetto prevede la trasformazione dell’ampio spazio sotto la copertura in acciaio in uno spazio polivalente per accogliere ogni tipo di evento e manifestazione in una cornice pienamente funzionale che coniughi fascino vintage e stile all’avanguardia.
Gli interventi si concentrano sui due volumi addossati al palazzo: foyer, bar e ristorante, spazi espositivi flessibili sono concepiti come gallerie che si affacciano sul suggestivo spazio centrale. Vero e proprio “fiore all’occhiello” è la grande terrazza dell’ultimo piano, destinata a rinfreschi e feste all’aperto, con vista sulla “vecchia Milano” della stazione di Porta Vittoria.
Le molteplici possibilità luministiche spaziano dalla piena luce fino al rapido oscuramento della struttura, dotata di lampade Bubble dal design sofisticato e declinabili in diverse tonalità di colore, in abbinamento a faretti da terra che esaltano la preziosa architettura ad arcate ferree della copertura.